Lunedì 27 Maggio ho partecipato al convegno internazionale organizzato dall'Aipac(Associazione Italiana Preparatori Atletici Calcio) che si è tenuto a Milano presso lo Stadio San Siro. Il convegno è stato un occasione di confronto con colleghi che esercitano la stessa professione in altre città e regioni ma anche con professionisti che lavorano in ben altri palcoscenici. I temi principali del convegno sono stati di grandissima attualità: monitoraggio del carico di allenamento e strategie di recupero.
Il cosiddetto "training load" è un tema molto discusso ultimamente nel mondo della preparazione atletica; è stato introdotto dall'avvento di strumenti tecnologici in supporto ai preparatori atletici. I gps,la match analysis e la telemetria sono dei dispositivi che consentono di monitorare effettivamente il carico di allenamento a cui sono sottoposti gli atleti, quindi di grande aiuto ai preparatori atletici di sport di squadra come il calcio che prima di ciò non avevano una grande percezione dell'effettivo carico che somministravano e si aiutavano solamente grazie a delle scale per la percezione dello sforzo come quella ideata da Borg.
Questi strumenti iper-tecnologici per il loro costo eccessivo sono accessibili solamente a società professionistiche. Negli ultimi anni è nato un acceso dibatitto tra gli addetti ai lavori sull'effettiva validità dei dati che offrono questi strumenti,molte società hanno presentato delle relazioni più o meno negative sulla attendibilità degli strumenti di monitoraggio che hanno utilizzato per il rilevamento del carico.
L'illustre Prof. Di Prampero ha aperto il convegno riprendendo il dibattito, egli ha rinforzato la sua teoria che sostiene che questi strumenti(match analysis) non riportano dati abbastanza precisi perchè nei loro rilevamenti utilizzano un calcolo errato: il prodotto tra i metri percorsi ed il costo energetico(quantità di energia spesa per unità di distanza, pot.metabolica/velocità) sempre a velocità costante. Questo calcolo va bene se effettivamente il calcio fosse uno sport dove gli atleti si muovono sempre ad una velocità costante che ha un costo energetico della corsa indipendente dalla velocità perchè la funzione potenza metabolica netta/velocità è una retta che passa per l'origine delle coordinate. Tuttavia il calcio è uno sport che non si esercita a velocità costante,esso è caratterizzato da accelerazioni e decelerazioni che hanno un costo energetico ben superiore perchè il soggetto deve spendere energia anche per aumentare la propria energia cinetica. Il Prof Di Prampero in riscontro a ciò nel 2002 ha introdotto il concetto di "Potenza Metabolica" ossia l'energia spesa per unità di tempo ed ha riscontrato che il costo energetico nelle accelerazioni in piano può essere stimato partendo dall'equivalenza biomeccanica tra esso e le corse in salita a velocità costante. Questo modello,supportato da molti esperimenti e pubblicazioni, che ha rivoluzionato il campo del monitoraggio del carico di allenamento,è stato ribadito al convegno Aipac. Sulla scia del Prof. Di Prampero al dibattito sono intervenuti anche altre illustri figure nel campo della ricerca applicata allo Sport come il Prof Minetti,il Dott. Sassi,il Dott. Rampinini ed il Dott. Tognaccini. Il futuro del "training load" pertanto prevede sistemi di monitoraggio molto più sofisticati e precisi(+ di 20 Hertz contro i 5-10 attuali),che avranno inoltre inserito il calcolo della Potenza Metabolica introdotto da Di Prampero.
L'altro tema della giornata sono state "le strategie di recupero" dell'atleta dopo la prestazione sprotiva; anche questo argomento è di grande attualità per tutto il mondo della preparazione ma soprattutto per i club professionistici di alto livello che in una stagione si trovano ad affrontare all'incirca 60 gare. Al dibattito sono intervenuti preparatori e medici di club come Milan,Anderlecht,Lille,Inter e Viadana Rugby. Ognuno di loro ha spiegato in maniera dettagliata le tecniche che utilizzano per un recupero ottimale dell'atleta. Tra le varie metodologie,ciò che è emerso in piena sintonia tra tutti gli staff è che le strategie più applicate e documentate scientificamente sono:
- alimentazione corretta nelle 24h dopo il match
- Crioterapia (immersione in acqua gelida)
- Sonno
Tutte le restanti strategie( massaggi,stretching,lavori propriocettivi...) non sono totalmente comprovate scientificamente e perciò possono presentare dei rischi nell'utilizzo.
In ultima analisi,un sondaggio effettuato dall'Aipac ha evidenziato che quasi la totalità dei preparatori atletici nel calcio sono Laureati in Scienze Motorie o diplomati Isef,un piccolo successo per la Scienza applicata allo Sport a svantaggio dell'improvvisazione e la praticoneria.
Dott. Fabio Provinzano