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Sintesi di ATP - by Hedberg J |
Gli organismi viventi per potere svolgere le loro funzioni vitali hanno bisogno di energia. L’energia serve per far muovere gli oggetti, per fermarli, per compiere lavoro, l’energia, è quindi, “la capacità di compiere un lavoro”. La trasformazione dell’energia ricopre un ruolo di primo piano per la sopravvivenza degli organismi viventi, in particolare, le cellule umane devono poter garantire la funzionalità delle reazioni biochimiche del metabolismo. Per lavoro si intende il prodotto della forza applicata per lo spostamento, come di seguito riportato:
Forza = massa x accelerazione (F = m x a)
Lavoro = forza x spostamento ( L = f x s)
Si deve sviluppare lavoro quando, per esempio, si devono salire le scale, quando si deve sollevare un peso, oppure durante la respirazione o la contrazione cardiaca. Per energia “potenziale” si intende l’energia “immagazzinata”, vedi l’acqua racchiusa in una diga (energia meccanica), una molla schiacciata (energia meccanica), l’energia contenuta nei legami chimici delle molecole (energia biochimica). L’energia “cinetica” è invece, l’energia del “movimento”, per esempio un peso in caduta, l’acqua che esce dalla diga, bruciare l’energia chimica contenuta nella benzina o quella contenuta nei legami chimici delle molecole.

La termodinamica descrive una reazione all’equilibrio, mentre la cinetica si occupa della velocità con la quale ha luogo la reazione, per esempio: se prendiamo in considerazione la reazione nella quale A viene convertito in B (A B), le percentuali di A e B che troviamo all’equilibrio verranno descritte dalla termodinamica, mentre la velocità con cui A è convertito in B ci è data dalla cinetica. Nella reazione A-B + C = A + B-C, A-B + C rappresentano i reagenti, mentre A + B-C i prodotti. La velocità (cinetica) con la quale avviene una reazione dipende dalla barriera energetica della reazione, cioè il punto più alto di energia che i reagenti devono raggiungere per trasformarsi in prodotti.
Prof. Marcello Giaccone |
ΔG° = (energia libera dei prodotti) – (energia libera dei reagenti)
Se il ΔG° è negativo la reazione avverrà spontaneamente.
Avremo quindi:
ΔH° = (energia dei legami che si sono rotti) – (energia dei legami che si sono formati)
Quando i legami chimici che si formano sono più forti dei legami che si rompono, l’energia rilasciata durante la formazione dei legami è maggiore di quella che viene consumata durante la rottura ed il ΔH° sarà negativo, la reazione viene definita “Esotermica”. Al contrario un ΔH° positivo contraddistingue una reazione “Endotermica”, caratterizzata da legami che si formano più deboli di quelli che si rompono. Esiste una tendenza dei sistemi spontanei a raggiungere lo stato a più bassa energia potenziale e a procedere verso uno stato a più alto disordine molecolare. Le molecole che compongono la materia si muovono rapidamente e casualmente nello spazio nel quale si trovano confinate, esse tendono a disperdersi il più possibile nello spazio. L’Entropia è la misura della libertà di movimento del sistema, più limitato è il grado di movimento delle molecole più diminuisce l’entropia. Il disordine molecolare viene quindi misurato tramite la grandezza termodinamica Entropia (simbolo S). Il ΔS indica i cambiamenti di entropia.
ΔS = (stato finale) – (stato iniziale)
- ΔG < 0 (negativo) reazione esoergonica o termodinamicamente spontanea
- ΔG > 0 (positivo) reazione endoergonica o termodinamicamente non spontanea
- ΔG = 0 reazione all’equilibrio
Il calore emesso o consumato durante una reazione chimica prende il nome di “Entalpia” (ΔH°). La formazione di un legame chimico produce emissione di calore, mentre la rottura del legame porta a consumo di calore.
ΔH° = (energia dei legami che si sono rotti) – (energia dei legami che si sono formati)
Quando i legami chimici che si formano sono più forti dei legami che si rompono, l’energia rilasciata durante la formazione dei legami è maggiore di quella che viene consumata durante la rottura ed il ΔH° sarà negativo, la reazione viene definita “Esotermica”. Al contrario un ΔH° positivo contraddistingue una reazione “Endotermica”, caratterizzata da legami che si formano più deboli di quelli che si rompono. Esiste una tendenza dei sistemi spontanei a raggiungere lo stato a più bassa energia potenziale e a procedere verso uno stato a più alto disordine molecolare. Le molecole che compongono la materia si muovono rapidamente e casualmente nello spazio nel quale si trovano confinate, esse tendono a disperdersi il più possibile nello spazio. L’Entropia è la misura della libertà di movimento del sistema, più limitato è il grado di movimento delle molecole più diminuisce l’entropia. Il disordine molecolare viene quindi misurato tramite la grandezza termodinamica Entropia (simbolo S). Il ΔS indica i cambiamenti di entropia.
ΔS = (stato finale) – (stato iniziale)
Bibliografia
- Alberty, R. A., Standard Gibbs free energy, enthalpy, and entropy changes as a function of pH and pMg for several reactions involving adenosine phosphates, in “Journal of biological chemistry, 1969, CCXLIV, pp. 3290-3302.
- Baker, J. J. W., Allen, G. E., Matter, Energy and life. An introduction for biology students, Reading, Mass., 1965.
- Bruice, Y. P., Organic chemistry, 2004, pp. 125-137.
- Georg H. Schmid,, Organic chemistry, 1996, pp. 96-102
- Ingraham, L. L., Pardee, A. B., Free energy and entropy in metabolism, in metabolic pathways vol. I, New York, 1967, pp.1-46.